La tradizione Shaolin: patrimonio dell’Umanità
La tradizione Shaolin non può che essere definita ‘immensa’, perché immensi sono la sua storia e i suoi principi. Il fondatore fu il patriarca Damo nel 500 d.C. Più di 1500 anni sono passati da allora ma la tradizione Shaolin affonda le sue radici in un passato ancor più ancestrale.
Nel 2010 la cultura Shaolin è stata proclamata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e oggigiorno aiuta migliaia di persone a vivere in armonia con se stessi e con il creato.
La parola Shàolín si compone di due caratteri cinesi: “Shao” – “Lin”, e il significato è “Nella profondità della foresta che si sviluppa sulla collina Shao-shi”. Tre sono i pilastri della cultura Shaolin
- Chan :la Meditazione;
- Yi: la medicina tradizionale cinese e l’alimentazione;
- Wu: le arti marziali Gong-fu.
Abbiamo parlato dell’alimentazione Shaolin, che si lega strettamente alla medicina tradizionale cinese e alle tradizioni orientali, soprattutto indiane. Il veganesimo e il vegeterianesimo assumono grande importanza nella cultura alimentare Shaolin, perché essa è mossa dal principio della compassione.
Il concetto di compassione nella tradizione alimentare Shaolin
La compassione nella tradizione Shaolin è un concetto che trova la sua applicazione pratica nella ricerca del benessere.
Il consumo di carne macellata con modi crudeli o conservata in modo inadatto non è compassionevole e, al contempo, genera un eccesso del QI del fuoco, ovvero l’energia vitale negativa, ma anche del centro Dantian mediano che regola la salute e il benessere del cuore. Al contempo il consumo di questi alimenti rende il corpo troppo Yang, quindi troppo agitato, poco calmo e con poche aspettative di lunga vita.
Facciamo un esempio pratico per capire l’applicazione i questo principio. Se ogni giorno ti alimenti con carne di bovino in scatola, lo yang aumenta a dismisura, l’apporto proteico è troppo elevato e tu percepisci una forza ‘esplosiva’, che a lungo andare nuoce ai tuoi organi interni e alla tua salute in termini generali. Non è un caso che chi segue una dieta sbilanciata e troppo ricca di proteine animali abbia un’aspettativa di vita ridotta, rispetto a chi invece bilancia la sua dieta e la compone con cura e varietà.
Il crudismo è un ‘altra importante filosofia praticata dai monaci e che appartiene alla tradizione Shaolin e che puoi scoprire anche tu nella tua cucina. Si tratta di un metodo di cottura e dei cibi molto dolce, che non supera i 42°.
Perché questa bassa temperatura?
Perché trattando i cibi con delicatezza puoi avere la certezza di non fare loro del male e di non alterare tutti i preziosi principi nutritivi che sono contenuti al loro interno.
Anche questo è un forte esempio di compassione, rivolto a ogni creatura animale, minerale e vegetale che esiste in natura.
La tradizione Shaolin bandisce quindi l’alcol, perché altera la lucidità delle persone e perché i suoi effetti sul corpo sono tossici e nocivi.
E infine, la tradizione Shaolin ti chiede di infondere compassione quando prepari la tua colazione, il tuo pranzo e la tua cena.
La compassione è intesa sia come modo in cui tratti gli alimenti, ma anche come lo stato fisico e mentale che presenti al momenti in cui ti metti ai fornelli.
Proprio così, perché se sei agitato, nervoso o arrabbiato, il cibo che prepari rispecchia questi stati d’animo e permea di energia negativa il tuo cibo.
Ecco che la meditazione, le arti marziali e la mindfulness ti aiutano a ritrovare uno stato d’animo positivo, che ti aiuta a riacquistare l’equilibrio e che ti permette di metterti ai fornelli sereno, riempiendo di energia positiva tutto ciò che stai preparando.
Dr. Leo Chen
Dr. in Medicina Shaolin – Specialista in Osteopatia Orientale